Nei Licei, dato lo studio della lingua latina, l’analisi logica è molto utilizzata come strumento per allenare gli studenti a comprendere la composizione delle frasi in questa antica lingua: scopriamone la storia.
Da anni, ormai, anche a livello ministeriale, di dibatte su quanto sia ancora utile l’utilizzo nelle scuole dell’analisi logica come strumento di insegnamento delle regole sintattiche. Di certo il dibattito non ha ancora portato a comprendere se sia il caso di eliminarla o con cosa sostituirla, e il suo esercizio rimane parte stabile delle lezioni di italiano (e di latino nei licei) ma anche delle prove invalsi delle scuole medie.
Quando nasce l’analisi logica?
L’analisi logica, come strumento di insegnamento delle regole sintattiche nelle scuole, trova origine nel metodo seguito dai monaci benedettini del monastero di Port-Royal (presso Magny-les-Hameaux, paese della Regione dell’Île-de-France, che fa capo a Parigi) a partire dal cuore del 1600.
Rispetto a come fino a quel momento si insegnavano le lingue, questo metodo rappresentò una svolta: i monaci misero da parte i metodi pedagogici sempre utilizzati, basati sulla memorizzazione, a favore di un nuovo metodo basato sul ragionamento.
L’analisi logica fu poi esplicitamente divisa da quella grammaticale nel corso degli anni, e ai primi dell’800 si era ormai imposta come sinonimo dell’analisi grammaticale. In Italia, tuttavia, l’analisi logica non ha avuto grande diffusione nelle scuole fino a tempi recenti: nel dopoguerra, infatti, veniva visto come strumento desueto e soprattutto poco utile agli obiettivi di insegnamento dell’italiano a una popolazione largamente analfabeta.
Il revival dell’analisi logica in Italia
La situazione italiana nel dopoguerra è velocemente progredita, e l’accresciuto livello di alfabetizzazione ha portato a un ritorno in auge di questa tecnica. Il libro che ha segnato una svolta, e che ancora oggi è utilizzato come fonte del metodo di insegnamento dell’analisi logica, è l’Analisi logica di Vittorio Tantucci (1955).
Oggi però in molti si chiedono se l’analisi logica tradizionale meriti ancora di essere insegnata. I critici sottolineano che fosse uno strumento molto utile in passato per insegnare ai giovani la lingua latina: oggi, tuttavia, questa lingua non viene più insegnata (fu abolito l’insegnamento alle scuole medie nel 1978, e oggi sopravvive ai Licei Classico e Scientifico), anche se l’attuale ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha aperto a un suo ritorno nei singoli istituti, per decisione dei singoli collegi dei docenti.
Se quindi i linguisti si interrogano sulla sua utilità, nelle scuole medie e nei Licei l’insegnamento dell’analisi logica continua a essere impartito.
App per imparare l’analisi logica: sono utili?
Oggi la tecnologia ci aiuta quotidianamente in tante attività diverse, anche quelle più di ragionamento. Esistono applicazioni che possono aiutare gli studenti a esercitarsi nell’analisi logica, fornendo un feedback immediato sulla bontà degli esercizi svolti a casa.
È chiaro che le app non debbano servire per barare, evitando di fare gli esercizi ragionando in base alle nozioni studiate, ma per dare un piccolo aiuto quando si svolgono gli esercizi, e potersi immediatamente migliorare in caso di errore. Si ricordi, comunque, che le app non sono infallibili: a questo serve lo studio preventivo delle regole sintattiche.