La riforma della scuola messa in atto dall’onorevole Gelmini ha apportato dei cambiamenti messi in atto nell’attualissimo esame di stato. Con due prove scritte superate da poco (mercoledì 17 e giovedì 18 giugno) e la terza prevista per il lunedì 22, i 500 mila studenti scarsi hanno probabilmente avuto qualche pensiero in più rispetto alle edizioni passate.
Molti di questi studenti dovranno poi cimentarsi, una volta passato lo scoglio della maturità, con i test di ingresso alle facoltà universitarie.
Ma quali sono le principali novità? Vediamone alcune.
La prima riguarda i diplomi che verranno rilasciati a seguito della “promozione”. Intanto, si avranno diplomati con titoli mai esistiti prima uscenti dai licei musicali e coreutici. Inoltre, avremo sulla piazza i primi diplomati dei licei linguistici statali, sinora confinati alle scuole private.
Per quanto riguarda gli altri licei, si tratterà su per giù degli stessi titoli, con qualche differenza: liceo Scientifico che non prevede lo studio del latino, ma aggiunge le scienze applicate, il liceo delle Scienze umane che sostituisce le vecchie magistrali. Nuovi di zecca, saranno invece i diplomi artistici dove sono previsti ben sei indirizzi e gli altrettanto innovativi istituti tecnici e professionali che rompono totalmente con la tradizione.
A seguire, la modifica più importante riguarda la seconda prova scritta. La prima sarà d’indirizzo, la seconda cambia, riservando qualche sopresa, specie per i licei, come quello Scientifico o i Tecnici che hanno visto la maggior parte delle riforme. Dove, infatti, sono cambiate le materie ed è cambiato anche il metodo di confronto con le stesse. Per esempio, negli Scientifici, la prova di matematica darà rilevanza alla problematizzazione, mentre negli istituti tecnici non avendo traccia alcuna, tutto si è risolto in una sorpresa per tutti, alunni e professori! Nel liceo linguistico, invece, la lingua scelta dal Ministero è la prima insegnata, quindi l’inglese quasi per tutti. Prima, invece, gli studenti potevano privilegiare la lingua in cui si sentivano più confidenti.
Per dare un senso ad ogni indirizzo, il Ministero ha comunque previsto un’alternanza tra le materie tipiche. Per esempio, il liceo Classico vedrà lo scambio Greco-Latino, allo Scientifico si tratterà di matematica-fisica e così via.
Terza modifica importante riguarda il colloquio finale. Svolte e superate, dunque, le prove scritte sarà necessario sciogliere il mistero contenuto nell’acronimo Clil. Cosa significa? Si tratta di una materia non linguistica, o di un argomento della stessa, studiato in lingua straniera. I facenti parte della commissione, dunque potranno dilettarsi a parlar di scienze in inglese o a farsi raccontare nella stessa lingua la storia dell’uomo fino ai giorni nostri.
Non solo in inglese, si intende! Anche un’altra delle lingue studiate dai ragazzi, e certificate dal Consiglio di classe in un apposito documento, potrà andare bene. Il Ministero, però, preferisce procedere con calma: almeno per quest’anno, essendo l’esordio di queste nuove prove, solo i membri interni potranno interrogare gli studenti. Per gli anni a venire, si vedrà.
E la tesina? Utile a rompere il ghiaccio e a dare un po’ di slancio ai ragazzi durante gli esami, ma solo per quegli istituti che prevedono un’alternanza tra scuola-lavoro. In questi casi, nella tesina sarà possibile raccontare la propria esperienza sul posto di lavoro e le attività svolte.
Ultima novità per i titoli che cambieranno totalmente per alcuni indirizzi, soprattutto tecnici e professionali.
Per gli studenti che, superati con successo gli esami di maturità, decideranno di accedere ai test di ammissione, necessari per alcune facoltà universitarie, segnaliamo il sito della Libreria Cortina di Milano, dove è possibile ordinare, anche online, tutti i testi per la preparazione.