Dal 2001 i giovani talenti hanno un nuovo punto di riferimento. Scopriamo la storia, gli obiettivi e i progetti della Fondazione dedicata a Silvio Tronchetti Provera
Nel nostro Belpaese si parla spesso di cervelli in fuga, ovvero giovani talentuosi che decidono di approfondire i loro studi o di far carriera all’estero. C’è chi tende anche a puntare il dito contro di loro ma del resto l’Italia, rispetto a molti altri Paesi, continua a essere in affanno e a non dare garanzie: il sistema lavorativo non è appagante, i salari sono bassi, le prospettive di fare carriera sono scoraggianti e le istituzioni potrebbero fare di più per risollevare gli umori.
Senza contare che alcuni settori non ricevono le giuste attenzioni (e, quindi, finanziamenti), il che spinge le grandi menti Italiane, e ce ne sono molte, a cercare inseguire il proprio sogno altrove.
Fortunatamente, alcune organizzazioni si mobilitano per affrontare questo quadro così desolante, tra queste la Fondazione Silvio Tronchetti Provera.
È il 2001 quando Marco Tronchetti Provera, Amministratore Delegato di Pirelli, decide di omaggiare il padre dedicandogli una fondazione.
Silvio Tronchetti Provera nasce a Milano nel 1911 e si laurea in Economia e Commercio presso l’Università Bocconi di Milano.
È stato un ufficiale degli alpini e verso la fine degli anni Trenta diventa dirigente del gruppo Falck, diventandone direttore generale. Nel 1965, diventa Presidente di Camfin S.p.A. (al tempo chiamata “Consumatori Combustibili e Ghise S.p.A.). Lascerà questo ruolo poco meno di vent’anni dopo, ma viene nominato Presidente d’Onore, carica che conserva fino al 1996, anni della sua scomparsa.
Silvio Tronchetti Provera è stato apprezzato per la sua abilità imprenditoriale, i suoi valori (è stato uno dei fondatori dell’A.I.R.C, Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro), ed è stato un grande sostenitore del potenziale dei più giovani, poiché sono il vero motore dell’economia del Paese.
Dopo la sua dipartita, la Fondazione ha iniziato a portare avanti i valori e le attività iniziando a collaborare con i più grandi Atenei (Scuola Normale Superiore di Pisa, il Politecnico di Milano, l’Università di Milano Bicocca, l’Università Statale di Milano e lo IEFE della Bocconi) e con alcune aziende italiane, soprattutto con Pirelli, com’è facile intuire.
Ogni ricercatore, infatti, viene affiancato da un tutor Pirelli all’interno della ricerca, nel campo della tecnologia, della scienza, dell’economia e del management, con un occhio di riguardo a tutto ciò che è connesso all’automotive.
Uno dei risultati ottenuti è la nuova tecnologia Energy Scavenging, ovvero una parte integrante delle nuove generazioni di pneumatici, i Cyber Tyre. Queste gomme nascondono un chip all’interno, che ha lo scopo di monitorare il loro stato di salute, sia quando l’auto è spenta che quando è in corsa, e invia il report sul telefonino tramite un’applicazione dedicata.
Per sensibilizzare le persone sull’importanza della scienza, la Fondazione organizza anche seminari e iniziative per le scuole, coinvolgendo così appassionati e giovanissimi ricercatori. Le iniziative, in realtà, sono tra le più svariate: ad esempio, il Teatro Scienza per i più piccoli, in collaborazione con il Piccolo Teatro di Milano, che con il tempo si trasformato in Teatro Scienza Academy, con lo scopo di formare alunni e insegnanti.
Da 13 anni la Fondazione Silvio Tronchetti Provera sostiene anche l’evento Future of Science, in collazione con la Fondazione Veronesi e la Fondazione Giorgio Cini. Quest’evento di svolge ogni anno a Venezia, i migliori scienziati mondiali vengono richiamati per discutere di Ricerca e Scienza, coinvolgendo centinaia di studenti, ricercatori e persone competenti in materia. Durante la presentazione della Conferenza mondiale Marco Tronchetti Provera ha sottolineato “Innovare e fare ricerca, sia per le imprese private che per quelle pubbliche, è essenziale. In ogni disciplina e area di attività investire in questa direzione significa mantenere alto il livello di competitività e quindi avere maggiori vantaggi sui mercati rispetto ai concorrenti. È necessario pertanto uno sforzo collettivo – pubblico e privato – per far sì che l’Italia ricopra un ruolo primario nel panorama mondiale”.
La Fondazione Silvio Tronchetti Provera eroga borse di studio, assegni di ricerca ma anche fondi per far sì che le migliori menti ritornino in Italia. Chi invece desidera fare esperienza all’estero può sperare in una fellowship con il Massachusetts Institute of Technology; una collaborazione che va avanti dal 2003 e che consente ai dottorandi italiani di ricevere una borsa di studio semestrale o annuale, in modo da integrare o completare la propria formazione presso il MIT.
Inoltre, occorre sottolineare che l’Organizzazione rivolge il suo interesse anche alle fonti di energia rinnovabile, alle nanotecnologie e allo studio dei materiali avanzati, grazie all’Osservatorio sulle energie rinnovabili e sulle mini energie, “nato dalla stretta collaborazione della Fondazione con l’Università Bocconi, il Politecnico di Milano e l’Università degli studi Milano Bicocca, ha l’obiettivo di essere un punto di riferimento sullo stato delle energie rinnovabili nel nostro Paese e per dare spunto a considerare queste nuove tecnologie come aree in cui investire in ricerca”.