Da anni si discute sul fatto che nel mondo della scuola ci sono degli insegnati di età elevata, un problema che riguarda solo il contesto italiano, un ricambio generazionale mancato che mina fortemente la scuola, infatti è necessario portare risorse fresche e con nuove idee.
Nel mondo della scuola serve per prima cosa un rinnovamento profondo, questo deve partire non solo dal modo in cui gli insegnanti vengono reclutati, partendo da un criterio più meritocratico, serve anche far confluire risorse giovani e fresche che abbiano la voglia di innovare e far crescere i loro alunni.
In questi anni invece si è andati nella direzione contraria, politiche incentrate prettamente sul contenimento dei costi hanno ridotto ancora di più la capacità di questa istituzione, di porsi al centro della vita delle famiglie, contribuendo in tal modo alla crescita dei ragazzi che la frequentano.
Tagli al budget continui hanno messo in serio pericolo il mondo della scuola che si è trovato a fronteggiare le problematiche del mondo esterno, senza avere a disposizione risorse adeguate, per questo motivo è diventato difficile poter garantire un livello di istruzione adeguato.
Un altro problema è quello legato all’età anagrafica degli insegnanti, preparati e con anni di esperienza, ormai stanchi e con la necessità di andare in pensione, questo per poter garantire quel mutamento generazionale che consente di rinnovare tutto.
L’iter per il pensionamento dei 4000 insegnanti continua, uno sblocco consentito dalla legge Fornero, se il decreto dovesse andare in porto, consentirebbe in un’unica finestra, quella di settembre di far andare in pensione 4000 insegnanti.
In questo modo sarebbe garantito un ricambio e si potrebbero predisporre delle nuove assunzioni nel mondo della scuola, nuove energie pronte ad accogliere le sfide di domani, la speranza è quella di garantire quel corretto ricambio di risorse c